Bandiera Città di Pisa
Doppia cucitura
Rifinitura di alta qualità con cuciture rinforzate per maggiore resistenza.
Bandiere Città di Pisa in poliestere nautico 110 gr. resistente agli agenti atmosferici, elevata durabilità.
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8,00 € – 220,00 € IVA Inclusa
Qualità del Tessuto e dei Materiali
La nostra Bandiera è realizzata con tessuto di poliestere nautico 110 gr/m², altamente resistente agli agenti atmosferici, con doppia cucitura per maggiore resistenza. La qualità della stampa diretta garantisce colori vivaci e duraturi nel tempo.
Fissaggio Personalizzato per Ogni Esigenza
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Informazioni Adicionali
Perfetta per decorare eventi, sfilate e celebrazioni ufficiali. Disponibile in varie dimensioni per adattarsi a tutte le esigenze di visibilità.
Bandiera Città di Pisa in poliestere nautico 110 gr. resistente agli agenti atmosferici, estampa directa su tessuto con optimo pasaggio.
Si inserisce nel territorio metropolitano con caratteristiche omogenee, denominato area pisana, che con i vicini comuni di Calci, Cascina, San Giuliano Terme, Vecchiano e Vicopisano, arriva a formare un sistema urbano di circa 195 000 abitanti distribuiti su 475 km². Inoltre con un traffico superiore a 5 milioni di passeggeri nel 2017, Pisa ospita l’aeroporto più rilevante della Toscana, il Galileo Galilei.
Nonostante le incertezze sull’origine della città nel corso della storia, dopo diversi ritrovamenti archeologici negli anni 1980 e 1990, tra cui una necropoli etrusca (databile al VII-VI secolo a.C.), si può affermare con certezza che Pisa fu fondata dagli Etruschi.
Tra i monumenti più importanti della città vi è la celebre piazza del Duomo, detta Piazza dei Miracoli, dichiarata patrimonio dell’umanità, con la Cattedrale edificata tra il 1063 e il 1118 in stile romanico pisano e la Torre pendente, campanile del XII secolo, oggi uno dei monumenti italiani più conosciuti al mondo per via della sua caratteristica inclinazione, il Battistero e il Camposanto monumentale.
La città è la sede di tre tra le più importanti istituzioni universitarie d’Italia e d’Europa, l’Università di Pisa, la Scuola Normale Superiore e la Scuola Superiore Sant’Anna, nonché la più grande sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e di altri numerosi istituti di ricerca.
Il territorio comunale si affaccia direttamente sul Mar Ligure con le sue quattro frazioni litoranee (Marina di Pisa, Tirrenia, Calambrone e San Rossore).
I simboli usati dalla città nei primi anni dalla fondazione sono sconosciuti, sicuramente un simbolo al quale la città è storicamente molto legata è la Madonna, la cui immagine è riportata su molte monete antiche (a volte con Gesù bambino) e alla quale è anche dedicata la Cattedrale.
L’aquila è un altro simbolo della città spesso riportato su carteggi e monete e testimonia la fedeltà di Pisa all’impero. Oggi l’aquila su sfondo giallo è il simbolo dell’omonima provincia. Sempre in virtù della fedeltà al Sacro Romano Impero, nel 1162 prima e nel 1166 poi, l’imperatore Federico Barbarossa concede al comune il vessillo imperiale; negli atti è infatti riportata la dicitura dedite etiam imperator eis usum vexillum (dal latino: l’imperatore diede anche l’uso del vessillo). Poco si sa di che vessillo si tratti, ma molti ritengono essere la Blutfahne ed è comunque certo che nei secoli successivi la città utilizzò una bandiera rossa come insegna, definita anche Signum Rubicundum.
Il colore rosso è ancora oggi presente nell’arme della città insieme alla tipica croce patente, ovvero con le braccia più larghe nella parte terminale, ritrinciata, cioè con l’estremità delle braccia a forma di rombo, e pomata con dodici globi; questa croce ha una certa affinità con quella occitana. È però poco noto come e quando la croce sia stata adottata come simbolo della città. Nel 1288 si ha la prima prova dell’utilizzo della croce come arme del Popolo, ovvero dei borghesi pisani; questa insegna e quella della città rimasero tuttavia distinti sicuramente fino alla fine del dodicesimo secolo. Su alcune monete successive al 1318 compare, poi, una croce come segno di zecca e alcune di queste croci sono fogliate, forma simile a quella attuale. È durante la seconda repubblica (1494-1509) che la croce pisana diventa a tutti gli effetti l’arme cittadina. Bisogna quindi dire che molte riproduzioni di oggetti storici usati durante le rievocazioni storiche dello stemma pisano con la croce sono un falso storico in quanto si rifanno a eventi precedenti alla adozione dell’arme riprodotta; così come è da considerarsi storicamente errata la riproduzione della bandiera con la croce sullo stemma della Marina Militare poiché si rifà al periodo in cui Pisa era una repubblica marinara e che quindi adottava ancora il vessillo rosso.
Altri simboli meno usati sono la lepre, come ad esempio nel pavimento del Duomo di Siena, e a simboleggiare la tenacia e la forza dei pisani la gramigna, che però non è mai stato un vero e proprio simbolo in quanto deriva dall’errata interpretazione degli arabeschi disegnati per arricchire il Signum Rubicundum.
Scopri di più sulla bandiera (wikipedia.org)